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Defenüda zivica | 01.08.2023 | 09:30

2 agosto: Giornata internazionale di commemorazione del genocidio di Sinti e Rom

Il 2 agosto si commemorano i circa 500.000 Sinti e Rom vittime del terrore nazista in Europa. 79 anni fa, il 2 agosto 1944, furono uccise ad Auschwitz le ultime 3.000 persone: donne, bambini, uomini, anziani e malati. Auschwitz fu l'ultimo capitolo della loro lunga sofferenza. 

In memoria dei 500.000 Sinti e Rom uccisi nell'Europa occupata dai nazisti e dai fascisti, nel 2015 il Parlamento europeo ha dichiarato il 2 agosto Giornata europea di commemorazione dello sterminio nazista di Rom e Sinti. “Per molto tempo, il destino dei Sinti e dei Rom è stato soppresso, nascosto e dimenticato”, così Priska Garbin, responsabile del Centro di tutela contro le discriminazioni. Dal 2009, una targa commemorativa sul muro dell'ex lager di Bolzano ricorda le vittime sinti dell'Olocausto: è stata installata dal Comune su iniziativa dell'associazione Nevo Drom, fondata da Radames Gabrielli.

Ancora oggi, la cultura dei Sinti e dei Rom è gravata da luoghi comuni e pregiudizi; intorno al termine discriminatorio "zingaro" si è sviluppata l'immagine, segnata dall'avversione e dall'ostilità, di Sinti e Rom quali popoli erranti e senza radici, indicati come criminali e truffaldini. Secondo Gabrielli, la realtà della vita quotidiana è ben diversa: Sinti e Rom lavorano come gli altri cittadini e la maggior parte di loro vive in appartamento. Spesso, però, non rivelano la loro identità per paura di essere discriminati.

Radames Gabrielli si preoccupa di preservare la cultura e la lingua dei Sinti, e a questo scopo ha fondato l'associazione Nevo Drom. Secondo Gabrielli, i Sinti sono una delle minoranze di lunga data dell'Alto Adige; la sua famiglia vive qui da cinque generazioni. “Il riconoscimento ufficiale di Sinti e Rom come minoranza", così Gabrielli, “sarebbe un passo importante per proteggere la loro lingua, la loro cultura e la loro storia e per preservare la loro identità”.


(CTD)

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