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Comunicati stampa

Difesa Civica | 10.08.2018 | 13:56

Difesa civica: sintonia con l’Ordine dei Medici

Accordo per la rielaborazione dell’opuscolo. Morandell ribadisce la competenza della Difesa civica sulle questioni sanitarie.

La Difensora civica Gabriele Morandell si è confrontata ieri con l’Ordine dei Medici sulla nuova brochure “Sono stato curato adeguatamente?”. Nel corso del colloquio è stato deciso concordemente che l’opuscolo sarà rielaborato entro due mesi: in attesa della nuova edizione, la distribuzione della pubblicazione sarà sospesa. Difensora civica e Ordine dei medici hanno inoltre concordato di avviare una collaborazione sul lungo periodo.

In merito ai recenti interventi sui media, Morandell sottolinea che la competenza della Difesa civica nel settore sanitario è stata definita in Alto Adige alla fine degli anni ’80 con l’art. 15 della lp 33/1988; oggi è disciplinata anche dall’attuale legge provinciale. Inoltre, proprio nel Decreto del Presidente della Provincia 18 gennaio 2007, n. 11, che disciplina l’attività della Commissione conciliativa per le questioni di responsabilità in ambito sanitario, all’art. 14 comma 3 è previsto che “Qualora nel caso oggetto del procedimento sia coinvolta una struttura del Servizio sanitario provinciale o un medico o una struttura sanitaria convenzionata con il medesimo, il o la paziente o, in caso di decesso, i suoi eredi, possono farsi rappresentare o assistere nel procedimento dal difensore civico o dalla difensora civica”. Il procedimento presso la Commissione conciliativa di fatto fa parte del procedimento amministrativo.

Tra i compiti della Difesa civica (lp 3/2010, art. 2), ribadisce Morandell, c’è anche l’attività di informazione e mediazione in caso di provvedimenti e atti irregolari di enti dipendenti dall’amministrazione provinciale. La competenza dei difensori civici regionali in materia sanitaria viene anche confermata nell’art. 2 comma 2 della nuova legge n. 24 del 8 marzo 2017 che prevede: "Il Difensore civico,  nella  sua  funzione  di  garante  per  il diritto alla salute,  può essere  adito  gratuitamente  da  ciascun soggetto  destinatario  di  prestazioni  sanitarie (…), per la segnalazione di disfunzioni  del sistema dell'assistenza sanitaria e sociosanitaria”.

Gli interventi di mediazione della Difesa civica in ambito sanitario, che avvengono sempre con l’obiettivo di far incontrare le posizioni di paziente e amministrazione, sono quindi fondati a livello normativo. Un eventuale e successivo procedimento giudiziario invece rientra nell’esclusiva responsabilità del o della paziente, che una volta informato e confrontatosi con l’amministrazione può decidere autonomamente come proseguire per tutelare i suoi diritti.

 

(MC)

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